Storia

Il Teatro Sociale
Il Teatro Sociale di Mantova, teatro di tradizione all’italiana, fu costruito fra il 1816 ed il 1822. Principale teatro cittadino, costituisce forse il più importante intervento architettonico sulla città compiuto durante il  Regno Lombardo Veneto, allora da poco istituito con il Congresso di Vienna del 7 Aprile 1815 e che incluse l’ex Ducato di Mantova. In una città dove esistevano già un Teatro Scientifico ed un Teatro di tradizione (compreso nella cittadella di Palazzo Ducale allora Imperiale Regio), il sito scelto per il nuovo teatro presso il Borgo San Giacomo non fu casuale: si volle favorire lo sviluppo di nuovi fulcri urbani meglio rispondenti alle esigenze di una società che si stava rinnovando.
Il Teatro fu costruito per iniziativa privata dalla Società dei Palchettisti sotto la guida dei principali esponenti del patriziato cittadino guidati da Luigi Preti, Federico Cavriani (Mantova 1762, †1833) e Ferdinando Arrivabene (Mantova 1770, †1834). Il “Teatro Nuovo di San Giacomo” e deve il suo disegno all’architetto Luigi Canonica (Tesserete (Canton Ticino) 1762, †1844 Milano), allievo di Giuseppe Piermarini (Foligno 1734, †1808).

Le prime istanze per la costruzione del teatro risalgono probabilmente al 1815. La Società dei Palchettisti formatasi appositamente per l’iniziativa ottenne per il permesso di costruire la nuova struttura nel 1817, nei mesi seguenti provvide ad acquistare gli edifici già esistenti sull’area destinata alla nuova costruzione e a seguito delle demolizioni e nell’arco di 3 anni da giugno del 1818 l’edificio fu costruito e quindi ufficialmente inaugurato nella sera di Santo Stefano il 26 dicembre del 1822.