Vespro della Beata Vergine – programma di sala

Vespro della Beata Vergine

del 1610, da concerto, composto sopra canti fermi, SV206 di Claudio Monteverdi

Note di sala
Il Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi può essere annoverato tra le pietre miliari della musica occidentale: punto di arrivo della lunga e onorata tradizione polifonica sacra rinascimentale e di partenza per il nuovo stile concertato a fondamento dei grandi capolavori dei secoli a venire. 
L’esperienza di ascolto e di condivisione dal vivo di questo monumento musicale è senza dubbio tra le più coinvolgenti ed emotivamente ricche che si possano esperire. Proprio la natura monumentale di questa maestosa partitura è al centro dell’interpretazione del Coro e Orchestra Cremona Antiqua. La ricchezza e varietà di questo arazzo musicale, dall’ordito cangiante ma straordinariamente unitario, ha costituito la stella polare per le scelte musicali e d’organico proposte questa sera,  che mirano ad intessere una speciale corrispondenza tra l’antica partitura e la pratica viva di esecuzione e di ascolto.
La natura profondamente corale dell’opera si riflette nel numeroso organico scelto appositamente per quest’occasione. L’esperienza spirituale della comunità si ritrova nei vasti momenti d’insieme, che si alternano ad episodi più raccolti, in cui singoli solisti o piccoli gruppi emergono dal coro come colori di un grande mosaico, mantenendo con esso un’intima corrispondenza.  Le mirabili geometrie variabili narrate nella partitura riescono ad uscire dalla carta, estendendosi nello spazio e donando profondità all’evento musicale: la pratica della divisione del coro in due compagini separate, originaria dei compositori operanti a Venezia e nota come “cori spezzati”, con il suo effetto stereofonico permette al pubblico di percepirsi realmente partecipe di quest’evento, oltreché nello spirito anche nel corpo al centro del suono.
La visione ispiratrice di questo progetto, dunque, non è solamente quella di una restituzione e fruizione concertistica del Vespro della Beata Vergine; la dimensione creativa di un’esperienza umana di condivisione così intensa, tra compositore, esecutori e pubblico crea un ponte tra i tempi, un hic et nunc vivo e  delimitato, ma che ha come orizzonte l’eterno. La  particolare convergenza geografica tra la provenienza del gruppo Cremona Antiqua, l’opera del Divin Claudio, nato e cresciuto nella stessa Cremona, e la città di Mantova in cui egli lavorò, non può che tingere ancor più brillantemente il fil rouge che verrà riannodato questa sera.

Lorenzo Novelli


CORO E SOLISTI

soprani
Silvia Frigato
Cristina Fanelli
Tea Galli
Myrta Montecucco
Cristina Greco
Alessandra Colacoci
Isabella di Pietro
Miriam Callegaro

alti
Viola Zucchi
Alessandro Simonato
Rocco Russomanno
Nicola Di Filippo

tenori
Raffaele Giordani
Roberto Rilievi
Simon Kone
Fausto Saccaro
Leonardo Alberto Moreno
Matteo Magistrali

baritoni
Paolo Leonardi
Gregorio Stanga

bassi
Alessandro Ravasio
Giacomo Pieracci
Lorenzo Tosi
Riccardo Dernini

ORCHESTRA

violino I
Gian Andrea Guerra

violino II
Lena Yokoyama

viola da braccio
Valentina Soncini

viola da braccio
Lavinia Quatrini

violoncello
Nicola Brovelli

violone
Carlo Sgarro

tiorba
Mauro Pinciaroli

viola da gamba
Noelia Reverte Reche

arpa
Marta Graziolino

organo e clavicembalo
Luigi Accardo

organo
Enrico Bissolo

cornetti
Josuè Mendelez
Andrea Inghisciano
David Brutti

tromboni
Ermes Giussani
David Yacus
Mauro Morini

Antonio Greco direttore


PROGRAMMA

Intonatio
Deus in adiutorium

Responsorio
Domine ad adiuvandum me festina
[sex vocibus et sex instrumentis, si placet]

Salmo
Dixit Dominus
[sex vocibus et sex instrumentis]

Mottetto
Nigra sum
[mottetto ad una voce]

Salmo
Laudate pueri
[à 8 voci sole nel Organo]

Mottetto
Pulchra es amica mea
[a  due voci]

Salmo
Laetatus sum
[a sei voci]

Mottetto
Duo Seraphim clamabant
[tribus vocibus]

Salmo
Nisi Dominus
[a dieci voci]

Mottetto
Audi, coelum verba mea
[sex vocibus]

Salmo
Lauda, Jerusalem dominum
[a sette voci]

Sonata sopra Sancta Maria ora pro nobis
[à 8]

Inno
Ave maris stella
[hymnus à 8]
Ave maris stella
Sumens illud ave
Solve vincla reis
Monstra te esse matrem
Virgo singularis
Vitam praesta puram
Sit laus deo patri

Cantico
magnificat I
[septem vocibus et sex instrumentis]
Magnificat
Et exultavit
Quia respexit
Quia fecit mihi magna
Et misericordia eius
Fecit potentiam
Deposuit potentes de sede
Esurientes implevit bonis
Suscepit Israel puerum suum
Sicut locutus est
Gloria patri et filio
Sicut erat in principio

TESTI

N. 1 – DEUS IN ADJUTORIUM
(sex vocibus et sex instrumentis)

Deus in adjutorium meum intende.
Domine ad adiuvandum me festina.
Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto:
sicut erat in principio et nunc et semper
et in saecula saeculorum. Amen.
Alleluia.

O Signore, affrettati ad aiutarmi.
Signore recati velocemente ad aiutarmi.
Gloria al Padre, al Figlio, e allo Spirito Santo,
com’era in principio e ora e per sempre
e per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Alleluia.

N. 2 – PSALMUS 109: DIXIT DOMINUS
(sex vocibus et sex instrumentis)

Dixit Dominus Domino meo: Sede a dextris meis,
donec ponam inimicos tuos scabellum pedum tuorum.
Virgam virtutis tuae emittet Dominus ex Sion:
dominare in medio inimicorum tuorum.
Tecum principium in die virtutis tuae in
splendoribus sanctorum: ex utero ante luciferum genui te.
Juravit Dominus et non poenitebit eum, tu es sacerdos in aeternum secundum Melchisedech.
Dominus a dextris tuis, confregit in die irae suae reges. Iudicabit in nationibus implebit ruinas conquassabit capita in terra multorum.
De torrente in via bibet:
propterea exaltabit caput.
Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto.
Sicut erat in principio et nunc et semper et in saecula saeculorum. Amen.

Traduzione:
Disse il Signore al mio Signore: «Siedi alla mia destra, 
affinché io ponga i tuoi nemici a sgabello
dei tuoi piedi».
Il Signore stende lo scettro del tuo potere da Sion:
«Domina in mezzo ai tuoi nemici.
A te il principato nel giorno della tua 
potenza tra santi splendori; dal seno dell’aurora, come rugiada, io ti ho generato».
Il Signore ha giurato e non si pente:
«Tu sei sacerdote per sempre al modo di Melchisedech».
Il Signore è alla tua destra, annienterà i re nel giorno della sua ira. Giudicherà i popoli e compirà lo sterminio: stritolerà la testa ai cadaveri.
Lungo il cammino si disseta al torrente:
solleva alta la testa.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
cosi com’era in principio e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

N. 3 – CONCERTO: NIGRA SUM
(Motetto ad una voce)

Nigra sum sed formosa, filiae Jerusalem.
Ideo dilexit me Rex et introduxit me in cubiculum suum, et dixit mihi: surge amica mea et veni,
iam hiems transiit imber abiit et recessit, flores apparuerunt in terra nostra.
Tempus putationis advenit.

Traduzione:
Io, figlia di Gerusalemme, sono nera ma bella.
Il re mi ha apprezzata e mi ha introdotta nella sua stanza e mi ha detto: «Alzati mia adorata e vieni,
perché l’inverno è passato, le piogge sono terminate e i fiori sono apparsi sulla nostra terra, il tempo del raccolto è arrivato».

N. 4 – PSALMUS 112: LAUDATE PUERI
(octo vocibus)

Laudate pueri Dominum, laudate nomen Domini.
Sit nomen Domini benedictum ex hoc nunc et usque in saeculum.
A solis ortu usque ad occasum, laudabile nomen Domini.
Excelsus super omnes gentes Dominus et super coelos gloria eius.
Quis sicut Dominus Deus noster qui in altis habitat et humilia respicit in coelo et in terra?
Suscitans a terra inopem et de stercore erigens pauperem: ut collocet eum cum principibus: cum principibus populi sui.
Qui habitare facit sterilem in domo, matrem filiorum laetantem.
Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto. Sicut erat in principio et nunc et semper et in saecula saeculorum. Amen.

Traduzione:
Lodate, servi del Signore, lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
ora e sempre.
Dal sorgere del sole al tramonto sia lodato il nome del Signore.
Su tutti i popoli eccelso è il Signore, più alta dei cieli è la sua gloria.
Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell’alto e si china a guardare nei cieli e sulla terra?
Solleva l’indigente dalla polvere, dall’immondizia rialza il povero, per farlo sedere tra i principi, tra i principi del suo popolo. Fa abitare la sterile nella sua casa quale madre gioiosa di figli.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo:
cosi com era in principio e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

N. 5 – CONCERTO: PULCHRA ES
(a due voci)

Pulchra es amica mea,
suavis et decora, filia Jerusalem.
Pulchra es amica mea,
suavis et decora sicut Jerusalem,
terribilis ut castrorum acies ordinata.
Averte oculos tuos a me
quia ipsi me avolare fecerunt.

Traduzione:
Sei bella, amica mia,
soave e avvenente, o figlia di Gerusalemme.
Sei bella, amica mia,
soave e avvenente come Gerusalemme,
terribile come un esercito schierato.
Distogli i tuoi occhi da me
perché mi hanno fatto fuggire.

N. 6 – PSALMUS 121: LAETATUS SUM
(a sei voci)

Laetatus sum in his quae dieta sunt mihi:
In domum Domini ibimus.
Stantes erant pedes nostri, 
in atriis tuis Jerusalem.
Jerusalem quae aedificatur ut civitas: cuius participatio eius in id ipsum.
Illuc enim ascenderunt tribus Domini:
testimonium Israel ad confitendum nomini Domini.
Quia illic sederunt sedes in iudicio sedes
super domum David.
Rogate quae ad pacem sunt Jerusalem:
et abundantia diligentibus te:
Fiat pax in virtute tua: et abundantia in turribus tuis.
Propter fratres meos et proximos meos loquebar pacem de te.
Propter domum Domini Dei nostri quaesivi bona tibi.
Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto. Sicut erat in principio et nunc et semper
et in saecula saeculorum. Amen.

Traduzione:
Quale gioia, quando mi dissero: 
«Andremo nella casa del Signore»!
E ora i nostri piedi si fermano 
alle tue porte, Gerusalemme! 
Gerusalemme è costruita come città salda e compatta.
li salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, secondo la legge di Israele, per lodare il nome del Signore,
li sono posti i seggi del giudizio: i seggi
della casa di Davide.
Domandate pace per Gerusalemme:
sia pace a coloro che ti amano, sia pace sulle tue mura, sicurezza nei tuoi baluardi.
Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo: cosi com’era in principio e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

N. 7 – CONCERTO: DUO SERAPHIM
(tribus vocibus)

Duo Seraphim clamabant alter ad
alterum:
Sancus Dominus Deus Sabaoth.
Plena est omnis terra gloria eius.
Tres sunt qui testimonium dant in coelo:
Pater, Verbum et Spiritus Sanctus.
Et hi tres unum sunt.
Sanctus Dominus Deus Sabaoth.
Plena est omnis terra gloria eius.

Traduzione:
Due Serafini si chiamavano ad alta voce l’uno con l’altro:
santo è il Signore, Dio dell’Universo.
Tutta la terra è piena della sua gloria.
Tre sono coloro che ne danno testimonianza in cielo: il Padre, il Verbo e lo Spirito Santo, tre in uno.
Santo è il Signore, Dio dell’Universo.
Tutta la terra è piena della sua gloria.

N. 8 – PSALMUS 126: NISI DOMINUS
(decem vocibus)

Nisi Dominus aedificaverit domum, in vanum laboraverunt aedificant eam.
Nisi Dominus custodierit civitatem, frustra vigilat qui custodit eam.
Vanum est vobis ante lucem surgere: surgite postquam sederitis qui manducatis panem doloris.
Cum dederit dilectis suis somnum: ecce haereditas Domini filii: merces fructus ventris.
Sicut sagittae in manu potentis ita filii excussorum.
Bearus vir qui implevit desiderium suum ex ipsis: non confudetur cum loquetur inimicis suis in porta.
Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto. Sicut erat in principio et nunc et semper et in saecula saeculorum. Amen.

Traduzione:
Se il Signore non costruisce la casa,
invano vi faticano i costruttori.
Se il Signore non custodisce la città, invano veglia il custode.
Invano vi alzate di buon mattino, tardi andate a riposare e mangiate pane e sudore: il Signore ne darà
ai suoi amici nel sonno. Ecco, dono del Signore sono i figli, è sua grazia il fruito del grembo.
Come frecce in mano a un eroe sono i figli della giovinezza.
Beato l’uomo che ne ha piena la faretra: non resterà confuso quando verrà a 
trattare alla porta con i propri nemici.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo:
cosi com’era in principio e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

N. 9 – CONCERTO: AUDI COELUM
(sex vocibus)

Audi coelum verba mea
plena desiderio
et perfusa gaudio.

Dic quaeso mihi: quae est ista,
quae consurgens ut aurora
rutilat et benedicam?

Dic, nam ista pulchra ut luna,
electa ut sol replet laetitia
terras coelos, maria.

Maria Virgo, illa dulcis,
predicata de Prophetis Ezechiel
porta Orientalis.

Illa sacra et felix porta,
per quam mors fuit expulsa,
introduxit autem vita.

Quae semper tutum est medium
inter homines et Deum,
pro culpis remedium.

Omnes hanc ergo sequamur,
qua cum gratia mereamur
vitam aeternam. Consequamur.

Praestet nobis Deus,
Pater hoc et Filius, et Mater
cuis nom invocamus
dulce miseris solamen.

Benedicta es, Virgo Maria,
in saeculorum saecula.

Traduzione:
O cielo, ascolta le mie parole
che sono piene di desiderio
e piene di gioia.

Dimmi, ti prego, chi è questa donna
che sorge come l’aurora
e che io la benedica?

Dimmi se è questa bella come la luna,
eletta come il sole,
che colma il cielo, la terra e i mari di gioia.

Il profeta Ezechiele ha predetto
questa dolce Maria Vergine
come porta d’oriente.

Questa sacra e felice porta
attraverso la quale la morte è stata bandita
e ha introdotto la vita.

Essa è sempre la perfetta mediatrice
fra gli uomini e Dio
e il rimedio per i peccati.

Noi tutti seguiamola!
Attraverso la di cui grazia
raggiungiamo la vita eterna. Cerchiamola.

Possano Dio,
Padre e Figlio, insieme alla Madre,
della quale invochiamo il nome,
dare dolce conforto all’afflitto.

Benedetta tu sia, o Vergine Maria,
in tutti i secoli dei secoli.

N. 10 – PSALMUS 147: LAUDA JERUSALEM, DOMINUM
(septem vocibus)

Lauda Jerusalem, Dominum:
lauda Deum tuum, Sion.
Quoniam confortavit seras portarum tuarum:
benedixit filiis tuis in te.
Qui posuit fines tuos pacem: et adipe frumenti satiat te.
Qui emittit eloquium suum terrae: velociter currit sermo eius.
Qui dat nivem sicut lanam: nebulam
sicut cinerem spargit.
Mittit cristallum suam sicut buccellas:
ante faciem frigoris eius quis sustinebit?
Emittet verbum suum et liquefaciet ea: flabit spiritus eius, fluent acquae.
Qui annuntiat verbum suum Jacob: justitias et iudicia sua Israel.
Non fecit taliter omni nationi: et iudicia sua non
manifestavit eis.
Gloria Patri et Filio, et Spiritui Sancto: sicut erat in principio et nunc et semper et in saecula saeculorum, Amen.

Traduzione:
Glorifica il Signore, Gerusalemme,
loda, Sion, il tuo Dio.
Perché ha rinforzato le sbarre delle lue porli in
mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.
Egli ha messo pace nei tuoi confini e ti sazia con fior di frumento.
Manda sulla terra la sua parola, il suo messaggio corre veloce.
Fa scendere la neve come lana, come polvere sparge brina.
Getta come briciole la grandine,
di fronti al suo gelo chi resiste?
Manda una sua parola ed ceco si scioglie, fa soffiare il vento e scorrono le acque.
Annunzia a Giacobbe la sua parola, le sue leggi e i suoi decreti a Israele.
Cosi non ha fatto con nessun altro popolo, non ha
manifestato ad altri i suoi precetti,
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirilo Santo:
così com’era in principio e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

N. 11 – SONATA SOPRA «SANCTA MARIA»
(a 8)

Sancta Maria, ora pro nobis!

Traduzione:
Santa Maria, prega per noi!

N. 12 – HYMNUS: AVE MARIS STELLA
(octo vocibus)

Ave maris stella,
Dei Mater alma,
Atque semper virgo,
Felix coeli porta.

Sumens, illud ave
Gabrielis ore,
Funda nos in pace,
Mutans Evae nomen.

Solve vincla reis,
Profer lumen caecis,
Mala nostra pelle,
Bona cuncta posce.

Mostra te esse matrem
Sumat per te preces,
Qui pro nobis natus,
Tulit esse tuus.

Virgo singularis,
Inter omnes mitis,
Nos culpis solutos
Mites fac et castos.

Vitam praesta puram,
Iter para tutum,
Ut videntes Jesum
Semper collaetemur.

Sit laus Deo Patri,
Summo Christo decus,
Spiritui Sancto
Tribus honor unus.

Amen.

Traduzione:
Salve a te stella del mare,
Madre di Dio che dona la vita,
Vergine perpetua,
felice porta del cielo.

Sentendo quell’«Ave»
nella bocca di Gabriele
dai a noi la pace
e cambia il destino di Eva.

Spezzi le nostre catene mortali,
porti il lume ai ciechi,
allontani i vizi,
chiedi per noi tutte le cose buone.

Spiegati Madre,
Egli accetterà le nostre preghiere grazie a Te,
Egli che è stato degno di nascere
come tuo figlio.

Vergine unica,
la più mite di tutte
ci purifichi dal peccato
e ci fai miti e innocenti.

Attraverso la tua pura vita
preparaci per un viaggio sicuro
affinché quando vedremo Gesù
potremo gioire per sempre.

Lodalo sia il Signore
gloria all’altissimo Cristo
e allo Spirilo Santo,
onore alla Trinità in uno.

Amen.

N. 13 – MAGNIFICAT

1. – Magnificat anima mea
(septem vocibus et sex instrumentis)

Magnificat anima mea Dominum.

Traduzione:
L’anima mia magnifica il Signore.

2. – Et exultavit
(a 3 voci)

Et exultavit spiritus meus in Deo salutari meo.

Traduzione:
Et exultavit spiritus meus in Deo salutari meo.

3. – Quia respexit
(ad una voce sola et sei instrumenti li quali suoneranno con più forza che si può)

Quia respexit humilitatem ancillae suae, ecce enim
ex hoc beatam me dicent omnes generationes.

Traduzione:
Perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

4. – Quia fecit mihi magna
(a 3 voci et dot instrumenti)

Quia fecit mihi magna qui potens est, et sanctum nomen eius.

Traduzione:
Grandi cose ha fatto in me l’onnipotente
e Santo è il suo nome:

5. – Et misericordia
(a 6 voci sole in dialogo)

Et misericordia eius a progenie in progenies
timentibus eum.

Traduzione:
Di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.

6. – Fecit potentiam
(ad una voce et tre instrumenti)

Fecit potentiam in brachio suo
dispersit superbos
mente cordis sui.

Traduzione:
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi
nei pensieri del suo cuore;

7. – Deposuit potentes
(ad una voce et doi instrumenti)

Deposuit potentes de sede et exaltavit humiles.

Traduzione:
Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;

8. – Esurientes implevit bonis
(a due voci et quattro instrumenti)

Esurientes implevit bonis, et divites dimisit inanes.

Traduzione:
Ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote.

9. – Suscepit Israel
(a tre voci)

Suscepit Israel puerum suum recordatus
misericordiae suae.

Traduzione:
Ha soccorso Israele suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,

10. – Sicut locutus est
(ad una voce sola et sei instrumenti in dialogo)

Sicut locutus est ad patres nostros Abraham et
semini eius in saecula.

Traduzione:
Come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre

11. – Gloria Patri
(a tre voci – due de le quali cantano in Echo)

Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto.

Traduzione:
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo

12. – Sicut erat in principio
(tutti gli strumenti et voci, et va cantato et sonato forte)

Sicut erat in principio et nunc et semper et in saecula saeculorum. Amen.

Traduzione:
Così era in principio e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.


ANTONIO GRECO
Ha conseguito i diplomi in Pianoforte, Musica corale e direzione di coro, e la laurea in Polifonia rinascimentale.
Ha studiato direzione d’orchestra, composizione, contrappunto, prassi esecutiva antica, ornamentazione barocca, clavicembalo, tecnica vocale.
Tra i principali maestri: Michael Radulescu per il repertorio bachiano, Diego fratelli per la polifonia rinascimentale, Julius Kalmar per la direzione d’orchestra.
È docente di Esercitazioni Corali presso l’ISSM “Giuseppe Verdi” di Ravenna.
Nel 1993 ha fondato il Coro Costanzo Porta, con cui si è aggiudicato premi in concorsi nazionali ed internazionali (tra essi il Guido d’Arezzo, con un I premio al Concorso nazionale 1998 e un III premio all’Internazionale 2006), mentre nel 2004 ha dato vita all’Orchestra Cremona Antiqua, ensemble su strumenti originali.
Dal 2021 entrambe le compagini sono diventate i gruppi residenti del Festival Monteverdi di Cremona, con la comune denominazione di Coro e Orchestra Cremona Antiqua.
Alla loro guida Greco ha preso parte a rassegne quali il Festival dei due Mondi di Spoleto, il Ravenna Festival, il Festival Monteverdi di Cremona, il Maggio Musicale Fiorentino, Musica e poesia a San Maurizio, Festival Pergolesi/Spontini di Jesi, Istituzione Universitaria dei Concerti – La Sapienza di Roma, Università degli studi di Pavia, Associazione Scarlatti di Napoli, Emilia Romagna Festival, Festival della valle d’Itria, Anima mundi di Pisa, Festival MiTo, Tage Alter Musik di Regensburg, Concertgebouw di Bruges, Cité de la Musique et de la Danse di Soissons, Muziekgebouw di Amsterdam, Zuiderstrandtheater de L’Aia, Händel Festival di Halle, Teatro Carlo Felice di Genova, sala Rachmaninov del Conservatorio Čajkovskij di Mosca.
In qualità di maestro di coro d’opera ha all’attivo più di 40 titoli del grande repertorio italiano, avendo collaborato dal 2006 al 2015 con Opera Lombardia e dal 2015 con l’Opéra de Lausanne. Nel 2019 ha assunto la guida del neonato Coro “Luigi Cherubini” del teatro Alighieri di Ravenna.
Dal 2012 è docente di Prassi esecutiva e repertorio barocco presso l’Accademia di Belcanto Rodolfo Celletti di Martina Franca. Ha tenuto masterclass di repertorio barocco presso il Conservatorio Čajkovskij di Mosca, la Scuola dell’Opera di Bologna, Musica Antica a Palazzo di Genova, Festival Monteverdi di Cremona, Fondazione Guido D’Arezzo.
Nel 2015 è stato chiamato da Sir John Eliot Gardiner, in qualità di assistente alla direzione e clavicembalista del Monteverdi Choir e degli English Baroque Soloists, affiancandolo in numerosi progetti, tra i quali una tournée mondiale delle tre opere monteverdiane e del Vespro della Beata Vergine (2017) ed una tournée europea dedicata alle cantate di J. S. Bach (Bach Ring, 2018).
Ha collaborato con Riccardo Muti e l’Orchestra Cherubini, alla guida del Coro Costanzo Porta/Cremona Antiqua, prendendo parte nel 2018 a Macbeth di Verdi presso la Muti Academy e in un concerto a Norcia, trasmesso in diretta da Rai 1. Il sodalizio si è rinnovato anche nel 2019 con l’esecuzione della IX sinfonia di Beethoven per Le vie dell’amicizia presso il teatro di Erode Attico di Atene e il Pala De Andrè di Ravenna e nel 2021 con il Nabucco verdiano a Milano, Rimini e Ravenna.
Come direttore d’orchestra ha collaborato per un decennio con il Festival della Valle d’Itria, presso il quale ha diretto più volte l’Orchestra Internazionale d’Italia, la OIDI Festival Baroque Ensemble, l’Orchestra della Magna Grecia, oltre al proprio ensemble, Cremona Antiqua, in produzioni sacre e profane, spesso trasmesse da Radio 3 e pubblicate dalle etichette Bongiovanni e Dynamic. Ha diretto opere di Francesco Cavalli, Alessandro Stradella, Leonardo Leo, Agostino
Steffani e Claudio Monteverdi, oltre ad un allestimento del Barbiere di Siviglia di Rossini alla guida dell’orchestra “1813” del Teatro Sociale di Como.
Nel 2019 è stato invitato presso la Japan Opera Foundation di Tokyo, dove ha diretto la Baroque Opera Concert ne Il trionfo dell’onore di Alessandro Scarlatti e ha tenuto alcune conferenze sulla Scuola Napoletana.
Nello stesso anno, ospite di Ravenna Festival, ha diretto, in Sant’Apollinare in Classe, Coro e Orchestra Cremona Antiqua nel Messiah di Händel, concerto trasmesso da Radio3 la sera di Natale.
Dal 2021 è Direttore Musicale principale del Festival Monteverdi di Cremona, dove ha diretto L’Orfeo di Monteverdi, per la regia di Andrea Cigni, e uno spettacolo di teatro-danza con Balletto Civile (replicato a Montepulciano, Rovereto, Genova, Modena – regista e Coreografa Michela Lucenti) ed ha tenuto masterclass sulla musica italiana del ‘6oo.
Nello stesso anno è stato nominato anche Direttore musicale presso Il Cantiere di Montepulciano, dove ha collaborato con l’Orchestra Regionale Toscana e con i gruppi residenti, Coro e Orchestra Poliziani.
Ad ottobre 2021, presso Ravenna Festival, ha condotto Coro e Orchestra Luigi Cherubini in una splendida produzione delle “Scene dal Faust” di Schumann, con la regia di Luca Micheletti.

CORO E ORCHESTRA CREMONA ANTIQUA
Entrambi creati dal Maestro Antonio Greco, il Coro Costanzo Porta e l’Orchestra Cremona Antiqua sono dal 2021 Coro e Orchestra del Monteverdi Festival– Cremona Antiqua.
Il coro, nato nel 1993, ha cominciato ad imporsi sulla scena giovanissimo, aggiudicandosi il 1° Premio Assoluto al Concorso Nazionale Guido d’Arezzo nel 1998 e continuando poi a distinguersi in altre competizioni – inclusa la 1a edizione della “London a Cappella Choir Competition” promossa dai Tallis Scholars di Peter Phillips nel 2014.
Cremona Antiqua nasce quasi dieci anni dopo il coro, con l’intenzione di completare la visione del progetto anche da un punto di vista strumentale, portando stabilità e coerenza interpretative.
I due gruppi hanno indipendentemente all’attivo anche importanti collaborazioni con alcuni dei più rinomati ensemble e festival italiani ed europei.
Il coro ha lavorato con Accademia Bizantina di Ottavio Dantone, I Virtuosi Italiani sotto la direzione di Radulescu, l’Orchestra Barocca di Venezia di Marcon, I Pomeriggi Musicali sotto la direzione di Renzetti. Ha, inoltre, cantato in concerto, in due occasioni, con i Tallis Scholars e partecipato, con il gruppo Sentieri Selvaggi di Carlo Boccadoro alla messa in scena dell’opera contemporanea Il sogno di una cosa di Mauro Montalbetti (2014). Insieme a La Risonanza di Fabio Bonizzoni ha portato in tour europeo una produzione di Dido and Aeneas di Purcell (incisione per Challenge Classics, 2016) e una di Messiah al Halle Händel-Festspiele.
Ha eseguito la Nona Sinfonia di Beethoven sotto diverse bacchette: Antonio Greco (2015), Renzetti (2017), James Feddeck (2019), Nathalie Stutzmann (2020).
Su invito del M° Muti ha partecipato nel 2018 in concerti su musiche del Macbeth di Verdi per il Ravenna Festival e per un’esecuzione benefit in diretta televisiva nazionale a Norcia e – sempre sotto la direzione di Muti – ha fatto parte dell’edizione 2019 dell’iniziativa Le Vie dell’Amicizia con concerti a Ravenna ed Atene, di nuovo sulle musiche della Nona Sinfonia beethoveniana.
Nel 2020 ha preso parte all’Orfeo monteverdiano di inaugurazione del Festival dei Due Mondi di Spoleto con Accademia Bizantina per la regia di Pierluigi Pizzi, ripreso a fine 2021 a Ravenna e Ferrara.
A dicembre 2021 è stato nuovamente invitato dal Maestro Muti, per la Riccardo Muti Italian Opera Academy, a perdere parte ad un Nabucco in versione concerto con l’Orchestra Cherubini, rappresentato in fondazione Prada a Milano, e poi a Rimini e Ravenna.
Dal 2015 l’orchestra ha invece ha avviato un’importante collaborazione con il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, dove è stata l’orchestra di produzione operistica per Baccanali di A. Steffani (2015) – esperienza risultata in una registrazione inedita per Dynamic – e per L’incoronazione di Poppea di Monteverdi (2016). Anche nell’edizione 2020 Cremona Antiqua ha eseguito 3 concerti, tra cui un recital di Anna Caterina Antonacci, sempre diretti da Antonio Greco.
Nel 2021 l’Orchestra ha partecipato a numerosi spettacoli all’interno del Monteverdi Festival, fra cui si ricordano gli Scherzi Musicali Monteverdiani presso il Museo del Violino di Cremona.
Sempre nell’ambito del Monteverdi Festival, in coproduzione con il Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano e il Festival Oriente Occidente di Rovereto, Cremona Antiqua ha portato in scena, assieme all’affermata compagnia di danza contemporanea Balletto Civile di Michela Lucenti, lo spettacolo Figli di un Dio Ubriaco, che ha circuitato anche al Piccolo Teatro Strehler di Milano, allo Storchi di Modena e al Teatro della Tosse di Genova.
Nel 2022 ha partecipato alla prima assoluta dell’opera contemporanea A Sweet Silence in Cremona, scritta da Mark Campbell e musicata da Roberto Scarcella Perino.
I due gruppi insieme, sotto la direzione di Antonio Greco, hanno partecipato a importanti rassegne: a Musica e Poesia San Maurizio (2008) con alcune cantate di Bach, al Festival Monteverdi di Cremona, al Festival dei due mondi di Spoleto, al Festival internazionale per organo di Aosta, al Festival internazionale di Mezza Estate di Tagliacozzo, al Festival Pergolesi Spontini di Iesi, alla Sagra malatestiana di Rimini, alla Rassegna Cori a Palazzo di Mantova e per le rassegne concertistiche degli Amici della musica di Verona e di Lucca. Nel 2019 l’ensemble vocale e il consort strumentale hanno affrontato l’incisione in prima mondiale dei Madrigali op.7
di Biagio Marini per TACTUS e, sempre nello stesso anno, hanno suonato il Messiah di Händel al Monteverdi Festival e al Ravenna Festival, dove il concerto è stato registrato e poi trasmesso su Radio3 la Vigilia di Natale. Insieme coro e orchestra hanno anche affrontato il repertorio Beethoveniano su strumenti originali, eseguendo la Missa Solemnis di Beethoven.
Nel 2020 hanno partecipato all’edizione Monteverdi OFF del Monteverdi Festival di Cremona con due concerti, uno di composizioni sacre del barocco italiano per coro e orchestra, e uno con l’orchestra e le due voci soliste di Anna Bessi e Francesca Cassinari.
Nel 2021, sempre per il festival Monteverdi, hanno invece realizzato la messa inscena dell’Orfeo per la regia di Andrea Cigni.