Stagione teatrale 2016


Stagione teatrale 2016

 

Il 2016 è l’anno di Mantova Capitale Europea della Cultura Italiana. parte essenziale nella pratica e nella storia della cultura virgiliana è il teatro nelle sue più varie forme, dalla Commedia dell’Arte al melodramma, alle diverse eccellenze artistiche di prosa che si sono alternate nel novecento e negli anni duemila sui nostri palcoscenici. Il Comune di Mantova e la Fondazione Umberto Artioli presentano un gruppo di quattro spettacoli contemporanei che anticipano il nutrito cartellone di Mantova Capitale al suo debutto a marzo. Queste opere si collegano in vario modo alle più forti tematiche dell’arte e dell’attualità, presentando grandi attrici e attori che raccontano storie intense e profonde. Questa proposta costituisce un passo per costruire un robusto rapporto tra teatro e pubblico, poiché il Teatro è il bene per eccellenza di una comunità, e attraverso lo spettacolo affronta i problemi del nostri tempo, con indagine e dibattito. Lo sguardo attento della programmazione nei confronti delle nuove generazioni si misura in un rapporto attivo con la cultura, la quale renderà consapevoli i giovani appassionati. Le proposte prestigiose che calcano il palco del teatro in questa stagione sono al loro debutto in Italia, e la grande qualità degli spettacoli, non solo sono all’altezza di una Mantova designata Capitale della Cultura 2016, ma sono la promessa di stagioni a venire altrettanto prestigiose.

Locandina Pieghevole


Programma

18 gennaio 2016
Teatro Sociale
TRADIMENTI
di Harold Pinter, con Ambra Angiolini, Francesco Scianna, Francesco Biscione, regia di Michele Placido
Nel 1977 sono ormai passati due anni da quando Emma e Jerry hanno interrotto la loro relazione. Non sono mai stati sposati, né fidanzati: sono stati amanti, la prolungata “distrazione” di Emma da suo marito Robert, di Jerry da sua moglie Judith. Per cinque anni hanno affittato un appartamento per fare l’amore, finché….. Dal 1977 al 1968, fino alla festa in cui i due amanti si dichiarano l’un l’altro per la prima volta: Michele Placido indaga a ritroso nelle bugie e rivela più a fondo il protrarsi dei tradimenti.

22 gennaio 2016
Teatro Sociale
NOTTURNO DI DONNA CON OSPITI
di Annibale Ruccello, con Giuliana De Sio, regia di Enrico Maria Lamanna
L’azione si svolge in una casa a due piani nella periferia di una metropoli: Adriana porta avanti la sua esistenza, nel caldo afoso, tra canzoni e note di un pianoforte, tra televisione ed una terza gravidanza, con un marito, Michele, che lavora di notte e ritorna a casa all’alba. Una sera accade che strani individui, temuti e desiderati da troppo tempo, si introducano in casa. Improvvisamente riaffiorano senza una logica i ricordi, angoscianti fantasmi del passato, che provocheranno in Adriana una reazione atroce, insensata, ma a lei necessaria per fuggire da quella prigione grigia e ossessiva. La mano del regista ha saputo cogliere gli aspetti più̀ significativi di un testo percorso, come è nello stile dell’autore, da un coacervo di sentimenti contrastanti.

15 febbraio 2016
Teatro Sociale
IL RITORNO DI CASANOVA
di Arthur Schnitzler, con Sandro Lombardi, Alessandro Marini, traduzione, adattamento e regia di Federico Tiezzi
Il Ritorno di Casanova, è uno dei capolavori narrativi di Arthur Schnitzler, grande cantore della Vienna spumeggiante e feroce nel declinante Impero asburgico. L’avventuriero veneziano, ormai giunto a 53 anni, stanco di avventure erotiche e nauseato dal suo passato di diplomatico da strapazzo, ha un solo desiderio: tornare nell’amata Venezia ma, proprio quando sembra che il suo sogno stia per realizzarsi, un vecchio amico lo trascina in una sua casa di campagna proprio nei pressi di Mantova, dove Casanova incontra la giovane Marcolina, che riaccende il suo desiderio. In questo meraviglioso racconto del 1918 – ridotto ad opera teatrale attraverso l’artificio di far parlare Casanova in prima persona – si rivela la tragicommedia della coscienza moderna, sganciata dai valori della tradizione, attenta ai propri istinti e ai propri falsi valori, nel tentativo di sfuggire alla vecchiaia e alla morte. Il cuore del testo è quindi un freudiano scontro fra Amore e Morte, segnato dall’angoscia della fine di un’epoca “felice”. Torna dunque da un’angolazione ancora diversa, l’indagine sul mistero dell’amore, al quale Tiezzi e Lombardi hanno già dedicato negli ultimi anni gran parte della loro inesauribile energia creativa.

29 febbraio 2016
Teatro Sociale
MODIGLIANI
con Marco Bocci, Romina Mondello, Claudia Potenza, Giulia Carpaneto, Vera Dragone, scritto e diretto da Angelo Longoni
Raccontare la vita e l’opera di Amedeo Modigliani oggi, non significa solo rendere omaggio a uno dei nostri pittori più famosi e amati al mondo ma anche rendere omaggio a un periodo storico. Dietro all’autore delle donne dal collo lungo c’è una vita vissuta in uno dei momenti più dinamici, movimentati e stimolanti della storia del ‘900 europeo. Libertà Bellezza Verità Amore: queste sono le parole chiave del movimento d’artisti provenienti da tutto il mondo e residenti nei quartieri parigini di Montmartre e Montparnasse. Raccontare Modigliani significa rappresentare anche una delle storie d’amore più famose e commuoventi che abbiano mai riguardato un artista. Come in Romeo e Giulietta, l’amore tra Amedeo e la sua Jeanne Hebuterne non può sopravvivere agli amanti. Grande finale tragico e romantico di un amore totalizzante, come, del resto, era totalizzante la vita di Parigi in quel magico inizio di secolo.  Non si può raccontare Modigliani senza descrivere le donne che lui ha amato e dipinto, con la loro dolcezza, la loro impenetrabilità e sensualità. Ed è proprio il mondo femminile che è al centro di questo spettacolo.

 

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